Carnevale 2018, ecco il carro dei liceali. Il messaggio: “I giovani salveranno il mondo”

10/01/2018Gli artisti di domani sono già all’opera. Come? Dando nuova linfa al Carnevale di Fano, con le loro idee e la loro freschezza. È questo lo spirito dell’iniziativa che vede uniti l’Ente Carnevalesca e gli studenti del Liceo Nolfi-Apolloni, che ha portato alla creazione di un nuovo carro per l’imminente kermesse.

Il tema – “Giovani: colore e motore del mondo” – è tutt’altro che casuale. Lo definiscono “di seconda categoria”, ma è soltanto un modo per catalogarlo, per indicarne le dimensioni. In realtà si tratta di un carro allegorico fondato su un’idea potente e fortemente satirica. Inoltre, non era mai successo che a progettare e realizzare un nuovo carro fossero dei liceali. La presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli ha ricordato come l’iniziativa sia partita dagli studenti. “Noi volevamo fare qualcosa con loro, perché i ragazzi sono il futuro”, ha detto, parlando di scambio reciproco tra giovani e maestranze carriste. Si è così riusciti a unire le forze e le intelligenze di due scuole diverse, ma che oggi rappresentano una sola realtà: il Liceo Nolfi-Apolloni. “Ho accolto con entusiasmo l’idea degli studenti, che fin dall’inizio ha evidenziato una forte natura inclusiva”, ha commentato la dirigente scolastica Nadia Vandi. All’aspetto artistico si è unito quello progettuale. I ragazzi non si sono limitati al disegno del nuovo carro e alla sua realizzazione materiale: sono stati loro, infatti, a raccogliere i fondi, a cercare gli sponsor, ideando un vero e proprio piano finanziario. Il carro è costato circa 8mila euro e, nonostante il supporto della scuola e della stessa Carnevalesca, la maggior parte della spesa è stata coperta con i soldi dei privati, quelli che gli studenti hanno avuto l’abilità di convincere. Poi, a partire dal 27 novembre, ogni pomeriggio hanno lavorato nei cantieri della Carnevalesca, con il supporto di Giovanni Sorcinelli dell’associazione Fantagruel, secondo cui questa iniziativa rappresenta l’avvenimento più importante del Carnevale 2018. “Non sappiamo se saranno i carristi del futuro, ma è di certo l’inizio di un ricambio generazionale. Il Carnevale – ha detto – ha bisogno di freschezza e di novità. Grazie a loro quest’anno vi sarà un contenuto satirico molto forte. Perché il carnevale è satira”.

Gli studenti coinvolti sono Giulia Bertini, Aurora Bini, Arianna Calderazzo, Elisa Ceccarelli, Sara Celeste, Giorgia Ciuffolotti, Gianmarco Colombo, Davide Contardi, Chiara De Luca, Irene Del Vecchio, Camilla Duca, Chaimaa El Audi, Lorenzo Furlani, Beatrice Guerra, Anna Iacchini, Maddalena Mattioli, Gabriel Notarfrancesco, Chiara Previtali, Daniel Sartini, Elena Tamagnoli, Chiara Tamburini, Giulia Terracciano, Federico Tonelli, Sara Trebbi e Cristina Zaharia. Federico Tonelli ha ricorda come all’inizio sembrasse tutto folle, anche per via delle difficoltà economiche. Eppure, oggi, il risultato del loro impegno è pronto a sfilare per le vie del Carnevale. Arianna Calderazzo, invece, ha sottolineato come l’idea principale fosse quella di rappresentare i giovani. “Non quelli ritratti dalla tv – ha specificato – ma quelli che vogliono mettere in campo le loro idee al servizio dei cittadini. I giovani devono dare forma e colore al mondo”. E sembra essere proprio questo lo spirito che ha mosso Lorenzo Furlani, ideatore del disegno. Appena diciottenne, ma con le idee già molto chiare, Lorenzo ha descritto il carro da lui inventato come “un pianeta malato che vomita lordure, con dei giovani che stanno al di sopra di ingranaggi e ciminiere e il cui scopo è produrre colore, rivitalizzare il mondo di oggi”. Tante i rimandi a diversi temi di attualità, come la lotta per i diritti delle donne, le battaglie del mondo LGBT, ma anche a valori come la pace e la libertà di espressione e di iniziativa. Un carro contro tutto ciò che provoca malessere sociale, ma anche un riscatto per i ragazzi di oggi, spesso additati con troppa fretta e superficialità. “Noi ci siamo – ha detto Lorenzo – e vogliamo contribuire a creare una città migliore”.

di Simone Celli

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