Con lo sguardo di Michi!

Michi ha diciannove anni; frequenta il Liceo Artistico “Apolloni” di Fano, classe IV A sezione di arti figurative. E’ un ragazzo gioioso, affettuoso, molto simpatico. Adora il disegno: è il suo modo di farsi conoscere dalle persone che lo circondano, di mettere a nudo se stesso, di svelare, di condividere il suo lato più intimo. Attraverso i suoi disegni, Michi mostra lo sguardo, del tutto personale ed originale, attraverso il quale legge la realtà intorno a sé. Il suo è davvero un occhio molto speciale.

“Quest’occhio vede tutto quello che c’è davanti a me… tutto… non so perché. Ma va bene così.” (Michi)

L’idea di portare i suoi disegni in mostra nasce proprio dal desiderio di far vedere a tutti ciò che vedono i suoi occhi: una storia di affetto e condivisione con i suoi compagni, con i professori, con il mondo in cui vive il suo quotidiano. Il suo è un esempio di come i ragazzi speciali, che hanno diverse abilità, siano una fondamentale e preziosa risorsa nelle scuole, nelle classi, tra i loro coetanei. Spesso il loro modo di essere e di guardare il mondo è genuino, sincero, originale, incentrato sui dettagli, scevro da tutte le inibizioni che la società standardizzante impone, in particolar modo ai più giovani. Questo loro contributo è di grandissimo aiuto e di stimolo per i ragazzi e rende la scuola in generale e questa scuola in particolare un posto ricco di “colori”, di scambi, nel quale le differenze, tutte le differenze, diventano un valore, un aiuto per diventare adulti, non un limite.

Davanti a Michi ci sono i suoi amici!

Questa mostra raccoglie alcuni dei ritratti che lui ha eseguito per dar voce ai suoi occhi. Ogni disegno è il racconto di come lui osserva le persone che conosce, fin nei minimi dettagli. Questa mostra racconta una storia di integrazione, di amicizia, di un ragazzo che ritrae gli amici, scatta loro delle istantanee. Michi ha osservato attentamente ogni protagonista, gli ha parlato mentre lo disegnava, ha raccontato e commentato ed, infine, ha regalato il ritratto ad ogni compagno e ad ogni professore.

Questa mostra ha l’intento di far capire chi è Michi, di far conoscere a chi vorrà vederla ciò che questo ragazzo sa fare, di far emergere il suo linguaggio, il suo modo di conoscere e rappresentare il mondo. La sua cifra, così personale e particolare, rende le sue figure, i suoi colori, riconoscibili tra tanti. Questa caratteristica mette perfettamente in luce la mission più importante che questa scuola si propone per tutti i suoi studenti: insegnare loro a cercare dentro sé il linguaggio, il modo soggettivo e personale di far parlare le loro opere, il fil rouge che le collega tutte. Michi fa già tutto questo: il suo tratto, così come il suo pensiero, sono liberi, originali, senza schemi predefiniti né sovrastrutture.

 

Category(s): Archivio articoli 2016/2017

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