Giorno della Memoria

 

A noi classe 1 A del Liceo Artistico “A. Apolloni” la prof.ssa Rovinelli ha proposto di partecipare alla manifestazione per la commemorazione del giorno della memoria. Alla manifestazione sono state invitate altre scuole con lo stesso obiettivo: ricordare le vittime dello sterminio durante il dramma delle persecuzioni degli Ebrei. Il comitato dell’organizzazione ha fissato l’appuntamento della manifestazione per il giorno 30 gennaio 2013 nella città di Pesaro presso il Salone Metaurense. La giornata era così strutturata: Ore 10.30 incontro delle scuole partecipanti presso il Salone Metaurense per partecipare all’evento organizzato dal Dott. Barbanti. Erano presenti tutte le autorità locali. Dopo aver preso posto nel salone l’incontro è iniziato con un’introduzione dello storico Dobloni, il quale ha voluto mettere in relazione due concetti: la storia e la memoria. È stato proiettato di seguito un filmato che illustrava immagini dei Lager, svelando dati impressionanti. Dopo questa introduzione le autorità hanno consegnato delle medaglie ai reduci o ai parenti nel caso i reduci non fossero presenti. Successivamente si sono svolte le esibizioni da parte dei vari istituti che hanno aderito all’iniziativa. Si trattava di letture di testi letterari italiani riguardanti l’argomento ed esibizioni strumentali e di canti. Per quanto riguarda la nostra esibizione, questa consisteva nella lettura di alcuni brani scelti di diari autobiografici, scritti da adolescenti che hanno vissuto in prima persona il dramma della Shoa. Una volta assegnate le letture ad alcuni ragazzi, abbiamo simulato la nostra esibizione in classe, preceduta dalla presentazione di ogni singolo protagonista, specificandone il nome, l’età e il campo di cui era stato vittima.

L’incontro è finito alle ore 12:30 circa, quindi abbiamo fatto ritorno a scuola.

Ogni volta che si tratta questo argomento si rimane sempre stupiti e indignati dal comportamento dei nazi-fascisti nei confronti dei loro simili. Alla fine del suo discorso, lo storico Dobloni si è posto e ci ha posto una domanda: “Ci si abitua a tutto?”. La nostra risposta è no, perché sono inaccettabili maltrattamenti di questo genere, perché siamo tutti uguali.

 

1 A Liceo Artistico “A. Apolloni”

 

Category(s): Archivio articoli 2012/2013

Comments are closed.